Nel progetto Maps la consapevolezza dell’impossibilità di una mappatura - e quindi di una comprensione - univoca e definitiva del mondo viene portata all’estremo e visualizzata attraverso la moltiplicazione e la differenziazione delle “strisce” che vanno a comporre le diverse mappe.
Le strisce sono ottenute dalla ricomposizione di scatti dei diversi satelliti lanciati dalla NASA dal 1972 a oggi, secondo orbite prestabilite. Non è dunque sempre possibile avere due parti di superficie contigue scattate nello stesso giorno. Le mappe così costruite, secondo sequenze che variano da qualche giorno a molti mesi fino a un anno o più, si caricano di significati che vanno oltre la semplice rappresentazione fisica di un territorio.
In the project Boundaries the impossibility of tracing a definite map of the world and of reaching a univocal understanding of reality is carried to extremes and visualised through the multiple strips that make up each map. The strips are snapshots taken by different NASA satellites from 1972 to the present according to set orbits. It is not always possible to have two contiguous sections shot in the same day. So the maps are composed of series of images that were shot at a distance of a few days, several months, or even more than a year. Their meaning thus transcends the merely physical representation of a territory.